FISIOESTETICA | MASSOTERAPIA | POSTUROLOGIA | RIBILITAZIONE | INTEGRAZIONE | TERAPIA DEL DOLORE |
L’analisi posturale consente di valutare se i disturbi e i traumi che il paziente subisce durante ad esempio il gesto atletico, o il lavoro, lo studio, le attività occupazionali, sono determinati o peggiorati da un aberrante posizione posturale determinata dalla tipologia di lavoro che si fa o da over use, di errata ergonomia, di errata distribuzione del carico, o da un anomalia posturale (paramorfismo o dismorfismo). In presenza di squilibri è possibile proporre esercizi mirati posturo-cinetici. Se in sede di valutazione la dottoressa dovesse ravvedere patologie a carico del rachide o di altra natura, si consiglierà una valutazione neurologica od ortopedica.
La valutazione posturale proposta si avvale di:
- VALUTAZIONE POSTURALE IN STATICA: test filo a piombo, manovra di Bassani, test di Romberg, manovra di convergenza podalica, test di Fukuda, test di mobilità e flessibilità sia del tronco che degli arti, bending test, manovra di rotazione della testa, test di Thomas
- VALUTAZIONE POSTURALE IN DINAMICA: analisi del cammino, delle determinanti del cammino, dei meccanismi anticipatori, analisi del gesto atletico
- VALUTAZIONE OSTEOCINEMATICA DEL MOVIMENTO: debolezza o mal reclutamento muscolare
- TEST DI VALUTAZIONE DEL RECETTORE OCULARE
- VALUTAZIONE PODOMETRICA
- VALUTAZIONE ERGONOMICA: usi strumenti e posizioni sul posto di lavoro
Indicazioni
Lo scopo di un analisi posturale e la conseguente rieducazione, e’ quello di ottenere la massima correzione del sistema posturale in maniera graduale ma costante, riducendo i dolori muscolari, causati da tali anomalie o in caso di analisi del gesto atletico per migliorare la performance e prevenire gli infortuni. In occasione del V Congresso Internazionale di postura e movimento, si è ribadita l’importanza del trattamento della sindrome Biomeccanico-Posturale; causa in età adulta, di dolori diffusi alle articolazioni, tendini, muscoli ed ossa. Disturbi che potrebbero essere evitati tramite accorgimenti posturali, che dovrebbero essere rispettati sin dall’età pre-adolescenziale.
La terapia
Il soggetto affetto da paramorfismi (alterazione della postura dovuti ad atteggiamenti viziati) o dismorfismi (alterazioni della postura dovuti ad anomalie strutturali), potrebbe accusare disturbi muscolari, ossei, articolari, come alcune radicolopatie (irradiazione dolorosa, formicolii, intorpidimento e disturbi motori e sensitivi, in corrispondenza della zona di innervazione di una specifica radice nervosa), sono causati da alterazioni posturali. Oltre al trattamento massoterapico o di terapia fisica locale, che danno sollievo sia in fase acuta che cronica, per essere efficace e determinare giovamenti nel tempo, è necessario poter prevedere una valutazione e conseguente rieducazione posturale, nel caso in cui essa sia la responsabile della sintomatologia riportata. L’esame della postura, come gli esami della forza e del range di movimento, devono risultare primari, nel trattamento massoterapico. Secondari solo ad un’accurata diagnosi clinica che escluda eventuali problematiche di origine non posturale (vestibolari, oculomotorie, neurologiche, autoimmuni ecc.). Un corretto approccio terapeutico-riabilitativo deve mirare al riallineamento posturale, ovvero alla normalizzazione del baricentro generale del corpo, attraverso esercizi di rieducazione e l’utilizzo di ortesi o tutori correttivi, unito alla decontrazione delle rigidità muscolari e tendinee dovute alle anomalie posturali. In secondo luogo, la determinazione di indicatori antropometrici e comportamentali (posizioni da lavori scorretti o logoranti, posizioni nel sonno o da seduto errate, scarpe inadatte etc.), faciliterà la definizione della valutazione e del progetto di rieducazione posturale. Tutto ciò consentirà un’accurata analisi quindi la stesura di un programma di rieducazione posturale. Naturalmente la rieducazione posturale sarà supportata da un programma riabilitativo che potrà includere a seconda dei casi: massoterapia, stretching, rinforzo muscolare, mobilizzazioni articolari, terapia strumentale, rieducazione motoria ecc. Resta inteso che la collaborazione con i vari specialisti (fisiatra, ortopedico, neurologo ecc.) sarà fondamentale. Da ricordare è, a tal proposito, l’importanza della collaborazione con un esperto in riabilitazione gnatologica, per la risoluzione delle problematiche posturali legate all’articolazione temporo-mandibolare.
PROTOCOLLO POSTURALE |
RINFORZO MUSCOLARE |
Il rinforzo muscolare serve a incrementare le prestazioni di forza e potenza muscolare potenziando il tono della muscolatura posturale ai fini di ristabilire un recupero funzionale dell’articolazione interessata. Il lavoro muscolare ha inizio dopo che il paziente ha raggiunto una adeguata mobilità articolare nell’asse di movimento di competenza di quei particolari distretti muscolari. E’ possibile utilizzare macchinari di potenziamento come la T.E.N.S, ed abbinare massoterapia riabilitativa nei casi in cui un periodo di immobilità forzata o una patologia degenerativa abbia depotenziato le fasce muscolari. |
ALLUNGAMENTO MUSCOLARE |
L’allungamento dolce dei tendini e dei muscoli è necessario per rilassare la muscolatura, elasticizzare il tessuto connettivo, prevenire infortuni pre agonistici e migliorare il recupero fisico. Questa forma di stretching prevede allungamenti accompagnati da profonde inspirazioni e lente espirazioni, senza molleggi, allungando lentamente il muscolo ed i tendini. Adatto per il recupero di stiramenti e per forme dolorose come il torcicollo, lo stretching non deve mai andare oltre la soglia del dolore. Nella ginnastica posturale questo tipo di esercizio serve a ritrovare l’ asimmetria in modo dolce, rilassando la muscolatura. |
CORREZIONE POSTURALE metodo SEAS |
Sono esercizi sia statici che dinamici che correggono le anomalie posturali attraverso il potenziamento dei muscoli antagonisti. Questi esercizi rimettono in asse la nostra postura che per motivi di vizio posturale, lavoro, senilità o patologie del rachide, del bacino o degli arti inferiori assume posizioni anomale che con il tempo danno origini sia ad algie locali che a scompensi organici di varia natura. Gli esercizi servono per correggere i vizi posturali e riformare il corretto schema motorio e propriocettivo. |
ORTESI E PLANTARI I plantari in ambito medico-clinico sono uno strumento terapeutico che agendo sulla correzione di variabili meccaniche ed a volte fisiologiche, di fatto risolvono dolori e rigidità muscolo scheletriche se derivate da una errata distribuzione del carico durante il cammino, i paramorfismi posturali (posture errate per over use, gesto ergonomico scorretto ad esempio posizione errata al computer, gesto atletico scorretto) sovrappeso, dismorfismi accompagnati da dolore (scogliosi, iperlordosi, ipolordosi, dismetrie, piedi e ginocchia vare e valghe, anche vare e valghe, ginocchia recurvate, piede piatto etc..) ostetofitosi (che provoca fascite plantare etc..). |
Benefici della terapia posturale
- aumenta la flessibilità e l’elasticità del sistema muscolo-tendineo-legamentoso
- favorisce la coordinazione dei movimenti
- mobilizza, stabilizza e fortifica le strutture musco-tendinee-legamentose
- potenzia la muscolatura e la forza muscolare
- potenzia i muscoli antagonisti creando corsetti naturali di contenzione
- riduce l’ipercifosi dorsale e attenua l’iperlordosi lombare
- sviluppa la consapevolezza e il controllo di atteggiamenti posturali corretti
- riduce dolori derivanti dalla postura scorretta
- migliora il gesto atletico
- allontana le recidive
- previene infortuni