Alimentazione e Salute. Un alimentazione acida, modifica il ph del sangue che è leggermente alcalino (7.4), diventando fattore di innesco per alcune malattie e per un senso di malessere generale. Il pH dell’organismo ha un valore medio e normale di 7,4, un punto di equilibrio essenziale per la sopravvivenza, che è mantenuto dal sistema metabolico. Ma che succede se gli alimenti che ingeriamo sovraffaticano questo sistema? Ed è possibile correggerlo? Fisiologicamente, tutto ciò che noi introduciamo nel nostro organismo, grazie agli acidi contenuti nel nostro stomaco, subisce una trasformazione chiamata acidosi, trasformazione che subiscono anche le sostanze basiche introdotte. Ma la chimica dei nostri fluidi vitali (sangue, plasma, linfa etc.) è fortemente condizionata dagli alimenti che scegliamo di mangiare. Un neonato alla sua nascita ha un ph alcalino. Cellule, tessuti, organi, sistemi e apparati funzionano meglio quando il ph è basico. Visto che, le scorie metaboliche e le attività fisiologiche del corpo umano, determinano un ambiente acido, sarebbe auspicabile quantomeno cercare di ottenere un buon equilibrio utilizzando un alimentazione alcalina. Ma come fa quindi il corpo ha supportare l’acidosi metabolica? In due modi: protegge le muscose dove avviene la digestione (esofago, stomaco, intestino tenue) attraverso la produzione di muco; se non introdotta da alimentazione alcalina, il bilanciamento è controbilanciato utilizzando il calcio presente nelle ossa. Si capisce quindi bene, che questo meccanismo di compensazione nel tempo, può mettere in crisi il sistema muscolo scheletrico favorendo l’insorgenza di patologie legate alla perdita di calcio o infiammazioni croniche intestinali e gastriche dovute alla non più corretta compensazione, che manda in acidosi costante il nostro sangue, non riuscendo più ad eliminare le scorie metaboliche che iniziano a stagnare dando luogo a diversi fenomeni di infiammazione generalizzata spesso asintomatica.
Acidità e malattie
L’assunzione di alimenti acidi, predispone alla formazione di infiammazioni, all’ abbassamento delle difese immunitarie, ritenzione idrica e ristagno linfatico (in particolare acido urico), che scatenano ritenzione idrica e riempiono le cellule di grasso e ristagni con conseguente scompenso circolatorio e in generale ad uno stato di malessere psicofisico. Al contrario, mantenere un ph alcalino aiuta a prevenire e in certi casi anche a curare molti disturbi e malattie. Grazie a un’alimentazione in cui si prediligono sostanze basiche è possibile ostacolare l’insorgere sia di problematiche comuni come sovrappeso e ritenzione idrica, sia di patologie più complesse come il diabete e i tumori. Con la dieta alcalina si contrastano anche i radicali liberi, rallentando l’invecchiamento cellulare e si può prevenire l’osteoporosi , poichè quando il nostro ph è troppo acido il corpo per controbilanciare assorbe calcio dalle ossa. Alimentandosi in modo corretto è possibile evitare l’insorgere di infiammazioni e malattie di origine metabolica.
Cause
- Eccesso di alimenti acidificanti (es: formaggi di mucca, salumi, conservanti, condimenti già pronti, zuccheri, carboidrati ad alto indice glicemico)
- Insufficiente apporto di nutrienti alcalinizzanti
- Diete errate (iperproteiche – vegane – fruttariane – iperzuccherate – pasticciate)
- Obesità o anoressia
- Stress (iperproduzione cortisolo)
- Masticazione troppo veloce dei cibi
- Respirazione toracica
- Vita sedentaria
- Fumo
- Alcol
- Utilizzo di alcuni farmaci
- Insufficiente apporto di liquidi
- Sport intensivo
Sintomi
- stanchezza cronica
- difficoltà digestive
- dolori articolari
- gonfiore diffuso e ritenzione idrica
- cellulite
- colorito spento
- flatulenza e presenza di gonfiore intestinale muco nelle feci
- problemi circolatori
Come correre ai ripari?
Il corretto bilanciamento quotidiano è dato dall’assunzione del 70% di alimenti basici, il 20% di alimenti acidi e il 10% di alimenti neutri. Ma, se il nostro pH è fortemente acido prima di equilibrarlo è bene alcalinizzare il corpo ad esempio, mediante l’assunzione di un cucchiaino di bicarbonato la sera prima di andare a dormire per almeno 1 mese, che non solo ristabilisce il corretto equilibrio, ma “spegne” le infiammazioni.
Test del PH
Come in tutte le cose, prima di addentrarsi nel ginepraio delle diete on line o fai da te, è bene diagnosticare seriamente se una persona è in disequilibrio di PH poichè, come spiegato precedentemente, il corpo sa ben compensare gli squilibri fisiologici e non è detto che chiunque abbia un alimentazione acida, si ritrovi il sangue con un PH acido.Un metodo semplice e rapido per avere conferma di tutto ciò è munirsi di cartina tornasole misurando il ph delle proprie urine. Se la cartina diventa di colore blu, il pH sarà basico, se giallo-arancio sarà acido e in quest’ultimo caso si consiglia di procedere verso il raggiungimento di un equilibrio acido-basico attraverso un percorso che comprende varie fasi, la più importante delle quali consiste nella depurazione per riattivare gli organi saturi di tossine acide.
Chi deve fare il test
Essenziale in tutte quelle persone che hanno già cedimenti strutturali:
- chi soffre di osteoporosi, artrosi, malattie legate al sistema muscolo scheletrico
- malattie metaboliche, ipotiroidismo
- chi soffre di disturbi alimentari (obesità, bulimia,anoressia)
- chi vive sotto stress cronico costante con iper produzione di cortisolo (ormone dello stress che aumenta l’acidosi metabolica)
- consigliato a chi da anni utilizza una dieta elastico
- consigliato a chi fa uso di diete fai da te iperproteiche sbilanciate
E se positivo che fare?
Per prima cosa è necessario DEPURARE e DISINTOSSICARE l’organismo dalle scorie acide, attraverso un protocollo personalizzato che prevede l’assunzione di alimenti e integratori depurativi e l’adozione di norme di vita depurative. Dopo 15 giorni è possibile rifare il test per verificare se il sangue si sta alcalinizzando e in caso di risultato positivo è bene riequilibrare la propria alimentazione sostituendo alcuni elementi acidi con alimenti basici. Anche in questa fase è necessario avvalersi di un esperto, perchè utilizzare una dieta troppo alcalina porterebbe comunque degli scompensi poichè, come precedentemente scritto, i nostri fluidi sono leggermente alcalini. La chiava del benessere sta come sempre nel trovare il proprio equilibrio, ogni eccesso è sempre e comunque sbagliato. Ecco perchè le diete o i rimedi fai da te, spesso provocano più danni che reali risultati a lungo raggio.