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Molti medici e gli stessi pazienti, grazie alle ricerche e alle informazioni sempre più vaste su tutti i prodotti che potrebbero determinare un valido aiuto nelle patologie e disturbi muscolari ed osteoarticolari di origine sia traumatica che patologica, sono orientati nel consigliare ed assumere prodotti non invasivi, ben tollerati e possibilmente privi di effetti secondari. Soprattutto per patologie croniche e senza cura. Ma sono gli “ostacoli” delle convenzioni che spesso, impediscono sia ai medici che agli operatori di evolvere il proprio operato assumendo un atteggiamento aperto e pionieristico verso queste componenti, benchè i farmaci convenzionali si dimostrino insufficienti a dare risposte e benchè gli stessi enti di controllo (EMA o Min. della Salute), mettano in guardia sulle controindicazioni dell’uso costante di farmaci miorilassanti, antinfiammatori e d’altra natura. M’auspico perciò che quest’articolo, estrapolato dall’ intervento tenuto da Prof. Alberto Martina docente dell’università di Pavia del Dipartimento scienze del farmaco, a cui ho assistito, possa far comprendere che il ruolo della nutraceutica come per altri trattamenti naturali, non debba essere visto come minaccia o placebo, ma come un mezzo valido ed efficace sia nella prevenzione, nell’accompagnamento che nella sostituzione di trattamenti farmacologici, quand’essi non rivelano risultati e minacciano controindicazioni. Anche la nutraceutica si dimostra essere un ausilio importante e scientificamente riscontrabile, nella gestione e trattamento dei disturbi osteo-muscolari.
Concludendo: non esistono farmaci o cure miracolose, ma trattamenti che vanno individualizzati e contestualizzati a seconda delle esigenze del paziente e non solo della malattia. Dr.ssa Monica Salvi
L’EFFICACIA DELLA NUTRACEUTICA NELLA CURA DELLE PATOLOGIE MUSCOLO-TENDINEE – Il problema delle patologie acute o croniche infiammatorie dell’apparto muscolare, osteo articolare e dei suoi distretti (legamenti – tendini – connettivo) è una tematica che si presenta in pazienti con disturbi muscolo osteo-articolari di origine patologica, traumatica o emotiva, sia nell’atleta sia esso amatoriale che di top level; è quindi estremamente importante valutare la possibilità di utilizzare trattamenti e tecniche miorilassanti (nel caso dell’atleta anche pre e post gara), come la massoterapia, terapie fisiche e la ginnastica adattiva, sia l’integrazione nutraceutica visto che all’oggi, essa offre prodotti vantaggiosi ed efficaci che concordano fra l’altro con un recente rilievo del Min. della Salute sugli effetti controindicanti sull’impiego a lungo termine di miorilassanti e decontratturanti.
Come premessa generale è quindi possibile evidenziare come l’opzione nutraceutica possa rappresentare una valida integrazione ed addirittura una scelta di preferenza rispetto ai farmaci. Soprattutto nei trattamento con antifiammatori oltre i 3 mesi, l’utilizzo dei FANS implica la copertura con gli inibitori di pompa protonica, che possono essere fonte di perdita di magnesio e quindi di quell’importante substarto, necessario alla ricostituzione delle fibre muscolari. Visto che, le ricerche sui miorilassanti più usati, evidenziano la presenza di controindicazioni ed effetti collaterali tali da orientare la scelta sull’utilizzo dei nutraceutici; principi che agiscono in modo completo:
- bloccando lo stimolo algogeno (dolore)
- migliorando il tono dell’umore
- aumentando la soglia del dolore
- migliorando la qualità del sonno
- velocizzando i tempi di recupero
- migliorando la gestione dell’infiammazione
- rinforzando il sistema immunitario, metabolico oltre che quello muscolare
La scelta nutraceutica si rivela pertanto una risposta significativa nel:
- MANTENIMENTO DEL FLOW: proprio per sua natura di integrazione dei substrati, il nutraceutico può essere utilizzato per il prolungamento dello stato di benessere in atto; ad esempio se avessi un tono muscolare già soddisfacente e volessi mantenere una condizione di mio rilassamento, potrei supplementare con il Magnesio; oppure somministrando un nutraceutico per il mantenimento dell’omeostasi degli elettroliti, dopo una corsa, concorrerei al mantenimento del benessere.
- PREVENZIONE: in presenza di fattori di rischio. Ad esempio dinnazi ad inserzioni tendinee a livello di certi gruppi muscolari, più corte o più lasse che frequentemente possono andare in contro a frequenti contratture muscolari, l’utilizzo dei nutraceutici può essere importante per rafforzare i connettivi e esercitare una prevenzione.
- TRATTAMENTO NON FARMACOLOGICO: utilizzabile come risposta non farmacologica ad una miopatia o contrattura muscolare successiva ad un traumatismo sportivo una contrattura muscolare di tipo iatrogeno o nel trattamento del dolore articolare o della fibromialgia o della gestione del dolore derivato o peggiorato da tensioni psicosomatiche. In questi casi la nutraceutica è adatta soprattutto nelle patologie trattate con specifici presidi framacologici, poichè l’uso in cronico degli stessi è controindicato (es. Tiocolchisoide EMA Min. sal).
- CO-TRATTAMENTO CON FARMACI: è possibile sinergizzare l’impiego di un farmaco antinfiammatorio (FANS) associando nel contempo un nutraceutico, per massimizzare l’effetto del farmaco utilizzato. Oppure, nel caso di infiltrazioni a livello di una grande articolazione la nutraceutica è indicata per rassettare il metabolismo della cartilagine.
- RIPRISTINO OMEOSTASI MUSCOLARE: la nutraceutica è indicata nel ripristino dell’equilibrio anatomico e cellulare muscolare sia nello sportivo che nell’anziano, nel trattamento delle contratture da infiammazione o da colpo di freddo o in seguito a sindrome influenzale, o come trattamento riabilitativo di traumi post operatori o dopo un incidente, una caduta etc..
Concludendo: a causa della poca tollerabilità o pericolosità di alcuni farmaci miorilassanti sul lungo periodo (indicazione emanata dall’EMA) la nutraceutica è decisamente indicata nell’efficienza, riparazione, riduzione del dolore essendo un valido trattamento per gli stati dolorosi nei pazienti ortopedici (disturbi e patologie del rachide), negli stati dolorosi a seguito di azioni sportive (contratture, stiramenti, strappi, distorsioni, patologie tendinee acute e croniche, infiammazioni muscolari e dei distretti o lesioni da sovraccarico funzionale o recupero insufficiente post lesione), nei reumatismi del paziente reumatologico.
In queste specifiche situazioni nel binomo infiammazione-contrattura o contrattura o solamente stato infiammatorio, l’approccio nutraceutico si è mostrato scientificamente efficace sia per l’effetto antinfiammatorio, che per quello miorilassante e come modulatore delle reazioni immuni sull’effetto delle interleuchine e delle componenti immunitarie determinate dagli stati infiammatori, offrendo un indice di tollerabilità ottimale rispetto ai farmaci.
Inoltre opzione non trascurabile, la nutraceutica permette di agire anche sul tono dell’umore e sugli stati tenso-emotivi che non solo peggiorano il tono muscolare, ma possono dare origine a disturbi psicosomatici come la cefalea muscolo tensiva, spasmi e la diarrea tensiva dovuta alla contrattura involontaria della muscolatura intestinale (diarrea che si presenta quando si ha una forte preoccupazione o si deve affrontare una gara od un esame). Oppure, nei pazienti con alterazioni muscolari associate a patologie del rachide o artrosiche, il dolore a medio lungo termine si ripercuote sul tono dell’umore che a sua volta aumenta la contrazione muscolare. In questi caso, utilizzando nutraceutici precursori della serotonina è possibile agire sul tono dell’umore migliorando l’impatto sulla sintomatologia algogena periferica e se assunti in concomitanza con nutraceutici che rilascino il tono muscolare è possibile debellare efficacemente questo circolo vizioso.
ATTENZIONE: sebbene la riduzione dei farmaci potrebbe portare un miglioramento del sintomo-dolore, chi è in trattamento con miorilassanti e inibitori della ricaptazione della serotonina è bene che sospenda il trattamento lentamente sotto controllo medico, poichè la sospensione drastica può portare ad una serie di effetti collaterali nei pazienti reumatologici o con dolore cronico (es: SFM) inducendo peggioramento del dolore.
Dott.ssa Monica Salvi Terapia riabilitativa. PIVA. 04230410989 – Iscr. ordine N°: 1899 – Cell.392.8009225 – web: www.dottoressasalvi.com