In letteratura la correlazione tra dolore muscolare, stanchezza e debolezza è acclarata. Mentre un alto livello di alcuni metalli pesanti accumulati nell’organismo, come un esaurimento muscolare dato da eccessivo sport può portare a rabdomiolisi, ossia necrosi del tessuto muscolare scheletrico, con perdita di elettroliti, mioglobina, creatina, calcio, potassio e acido urico che vengono ritrovati nelle urine che diventano scure, la presenza di alcuni metalli, seppur non cos’ elevata da creare una necrosi muscolare, può alzare i livelli di CPK e conseguentemente portare dolore muscolare, stanchezza, debolezza generale.
L’elevatissimo inquinamento ambientale nel quale viviamo mette limita la capacità detossificante del nostro organismo, con il risultato che questi metalli pesanti rimangono imprigionati nel nostro corpo provocando deficit organici. La ricerca scientifica ha ormai ampiamente dimostrato che alcune patologie sono strettamente legate all’ inquinamento ambientale: cancro, Alzheimer, aterosclerosi sono solo un esempio. Il realtà l’entità e la tipologia del danno provocato dai metalli pesanti dipende dalla quantità degli stessi e dalle sedi di accumulo (ossa, fegato, rene, sistema nervoso centrale, tessuto adiposo).
Quali sono i metalli pesanti
Nella letteratura scientifica vengono normalmente considerati metalli pesanti i seguenti elementi: alluminio, ferro, argento, bario, berillio, cadmio, cobalto, cromo, manganese, mercurio, molibdeno, nichel, piombo, rame, stagno, titanio, tallio, vanadio, zinco, ed alcuni metalloidi con proprietà simili a quelle dei metalli pesanti, quali l’arsenico, il bismuto ed il selenio.
Cosa causano i metalli pesanti
La caratteristica dei metalli pesanti è quella di bloccare l’attività di molti complessi enzimatici con conseguente danno metabolico ed energetico, inducendo la formazione di radicali liberi, molecole chimiche estremamente pericolose per le nostre cellule tanto da essere soprannominate “killer cellulari”. Attraverso l’analisi del capello svolta mediante biopsia minerale, si possono determinare i livelli dei minerali nel corpo. La carenza o l’esubero di alcuni minerali potrebbero determinare alcune patologie. Mentre la presenza di metalli pesanti creano patologie autoimmuni, neuro degenerative o di altra forma.
A chi è consigliata la biopsia minerale
La valutazione con il mineralogramma è particolarmente opportuna in circostanze quali:
- Gravidanza
- Allattamento
- Menopausa
- Astenia
- Dolore muscolare idiopatico
- Patologie autoimmuni
- Osteoporosi
- Alterazioni endocrine e dismetaboliche
- Disbiosi croniche, malattie intestinali
- Medicina di profilassi
- Patologie Neurologiche
Terapia
Una volta verificata la presenza nell’ organismo di metalli pesanti, è possibile eliminarli attraverso terapie chelanti.
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AVVERTENZE: la Biopsia del capello è deducibile e verrà svolta presso lo studio della Dr.ssa Salvi e analizzata da laboratori qualificati.
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