Come difendersi dalla violenza?
Vi sono molti approcci che studiano e rispondono accademicamente a questa domanda; dalla psicologia, alla sociologia; dalla giurisprudenza alla scienza politica, che variano l’approccio al fenomeno secondo la loro competenza. Ma nel frattempo che queste scienze trovino le risposte adeguate che potranno arginare in modo EFFICACE questo fenomeno, noi adulti, anche in base alle nostre competenze, dovremmo mettere in pratica tutta una serie di azioni conservative.
- Che il politico attui leggi in cui inserisca la censura mediatica e dell’informazione in generale (giornali, critici, mentori, guru, opinionisti ecc.)
- Che venga istituito un garante dei programmi tv e delle riviste che controlli se i film la musica ed i cartoni animati, possono essere pubblicati perchè privi di scene di sesso esplicito, parolacce, inni e utilizzo positivo della VIOLENZA (Simpson – I griffin – Dexter ecc);
- Che i proprietari dei social oscurino e bannino scene e forme di violenza di qualunque specie;
- Che i proprietari dei social impediscano la diffusioni di immagini contenenti minori e che impedisca la costituzione di profili in rete sotto i 14 anni di età;
- Che i proprietari dei social impediscano la costituzione di profili falsi;
- Che i genitori non diffondano le immagini dei propri figli o di altri minori o che accettino che essi siano sui social;
- Che i genitori controllino le chat scolastiche, che spesso diventano passaggio di informazioni di tutt’altra natura;
- Che la giustizia condanni anche il favoreggiamento e l’istigazione alla violenza con pene sia pecuniarie che punitive esemplari in ogni sua forma;
- Gli insegnanti dovrebbero farsi approvare dal ministero un applicazione guidata e sicura (non
WhatsApp) specifica per i minori e le comunicazioni alunno-insegnante- alunno-alunno;
Certo, gli ANARCHICI CULTURALI, ANDRANNO A NOZZE CONTESTANDO E CRITICANDO QUESTO MIO APPROCCIO CONSERVATIVO, molto semplice da applicare e denso di regole sociali, etichettandolo come attacco alla libertà personale. Ma benchè esistano articoli di legge e Costituzionali che difendano tale diritto, i medesimi sono lapidari nel definire che la propria libertà personale non deve essere utilizzata per diffondere idee malvage, inni alla violenza, e qualunque immagine scritta o ideologia che prevarichi o violenti la libertà e il benessere sociale.
Sinchè noi per primi, a partire da chi legge, nel suo piccolo, non dimostra di saper gestire la propria libertà, senza OFFENDERE la vita altrui anche se ci sentiamo autorizzati a farlo, contribuiamo a diffonderla; mentre la nostra responsabilità è quella di CONSERVARE in buono stato quel poco che c’è rimasto e le nostre generazioni future.
Se volete porre un quesito scrivete o mandate un video-messaggio
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