Insufficienza linfatica: ritenzione idrica e linfedema sono disturbi derivati dalla cattiva circolazione linfatica, compromissione veno-arteriosa aumento della linfa in gravidanza, menopausa, lavori sedentari, disturbi metabolici. L’ insufficienza linfatica in ogni sua forma patogenetica causata da aumentato carico linfatico che da rallentato scarico linfatico, rappresenta un disturbo in aumento a causa del pessimo stile di vita, dell’aumento del sovrappeso ed obesità, dell’utilizzo di una alimentazione scorretta arricchita di alimenti con alti indici infiammatori (zuccheri), tossine (coloranti, conservanti, metalli) e privi di vitamine, minerali e amminoacidi necessari per il corretto funzionamento sia del sistema circolatorio che linfatico, dalla diminuzione di attività fisica e per abuso di farmaci. Altresì preoccupante è la crescita dell’insufficienza linfatica giovanile determinata dall’errata alimentazione e dalla mancanza di una adeguata attività fisica. L’insufficienza linfatica se non trattata velocemente ed adeguatamente, può diventare cronica raggiungendo negli stadi più avanzati, la compromissione delle normali attività della vita quotidiana. Da non confondere l’insufficienza linfatica con il lipedema.
Sintomi
- stadio lieve ritenzione idrica e aumento della cellulite
- stadio intermedio gambe pesanti, gonfie e comparsa di dolore in alcune posizioni
- stadio severo gambe lucide, molto pesanti, comparsa di linfedema piedi gonfi dolore presente
Cause
- insufficienza linfatica dovuta a patologie flebo-linfatiche
- linfedema cronici dovuti a patologie oncologiche
- insufficienza linfatica in gravidanza
- ritenzione idrica post partum
- insufficienza linfatica in menopausa
- insufficienza linfatica con cellulite per disturbi metabolici
- problemi linfatici (linfedemi, lipedemi)
Ritenzione idrica
La ritenzione idrica è la iniziale fase dell’ insufficienza linfatica e/o vascolare presente agli arti inferiori. Le conseguenze sono ritenzione di liquidi con la pelle a buccia di arancia ma non determinata dalla presenza di cellulite. La ritenzione idrica non trattata porta a cellulite (per ipossia cellulare e cattiva circolazione). La ritenzione idrica è reversibile spesso presente in alcune condizioni quali:
- Indumenti stretti
- Caldo
- Dieta ricca di sale e zucchero
- Fase del ciclo mestruale
- Alcuni farmaci
- Dieta inappropriata (spesso le pazienti anoressiche hanno ritenzione idrica)
- Pillola anticoncezionale
- Rimane molto sedute o molto in piedi
Terapia intensiva dello Studio Salvi
Nell’ottica della cura dei sintomi ma soprattutto delle cause di fondo dell’insufficienza linfatica, lo Studio Salvi propone un percorso intensivo multidisciplinare che si avvalga di ogni tecnica innovativa prevista dalle recenti linee guida supportata da integrazione, una corretta alimentazione mediante:
- Valutazione dello stato di salute con somministrazione di analisi specifiche
- Applicazione di bendaggi elastocompressivi o calze (CET-ATE)
- Terapia fisica combinata
- Integratori
- Piano alimentare per il ripristino della corretta funzionalità circolatoria e linfatica
Protocolli di trattamento
Le linee Guida Internazionali e le maggiori Società Scientifiche prescrivono per la terapia conservativa del Linfedema il Trattamento Decongestivo Combinato:
- cura della cute
- Terapia Flebolinfatica Metodo Salvi
- Pressoterapia medica
- Bendaggio multistrato elastocompressivo
Elastocompressione
I bendaggi elastocompressivi, sono uno dei trattamento terapico finalizzato al contenimento degli edemi ed alla compressione delle strutture venose mediante applicazione di apposite calze, tutori o fasce elastiche. In numerosi quadri patologici quali flebopatie, linfedemi, trombosi, esiti della gravidanza, esisti da interventi oncologici, la terapia compressiva si rivela uno strumento insostituibile per modificare favorevolmente la circolazione venosa. La dottoressa Salvi, utilizza le linee guida basate sulla più recente letteratura internazionale (Evidenze della Consensus Conference 2009 CTG (the Compression Therapy Study Group) sull’ utilizzo della terapia compressiva nella pratica clinica, per contrastare la stasi del sangue, esercitando al contempo un’azione di riduzione del calibro delle vene dilatate e un aumento della velocità di flusso sanguigno attraverso l’utilizzo di calze (CET-ATE) e bende più adeguate ai diversi trattamenti. Un bendaggio dovrà essere energico ma non causa di dolore, né provocare costrizione circolatoria, specie a riposo (bende a corta estensibilità). Soprattutto la tensione di avvolgimento della benda deve essere mantenuta costante. Deve essere, inoltre, tollerato e “pratico” tanto da consentire i movimenti articolari, bendando i relativi distretti nelle posizioni funzionali. Deve rimanere quanto più possibile in situ, senza arrotolamenti, anche dopo terapia fisica riabilitativa. Esercitare una graduale compressione decrescente in senso disto-prossimale ed uniforme. E’ necessario che le aree a rischio tipo salienze ossee, tendini, lesioni cutanee infette etc. vengano protette attraverso adeguato sottobendaggio e creme protettive specifiche.
Controindicazioni
- insufficienza cardiaca congestizia scompensata
- arteriopatia ostruttiva degli arti inferiori (I.W.< 70mmHg)
- poliartrite
- sclerodermia
- atrofia di Sudek
- arteriopatia ostruttiva degli arti inferiori (I.W.> 70%)
- aritmia cardiaca e/o stenosi dei vasi cardiaci
- linforrea
- distrofia cutanea
Terapia Flebolinfatica 3D Metodo Salvi
Il drenaggio linfatico agisce sui vasi linfatici attivandone l’automatismo ed aiutando l’eliminazione del liquido interstiziale e della linfa. Il drenaggio linfatico manuale rappresenta una tecnica efficace che si riferisce alla mobilizzazione del liquido da una zona dove si è accumulato (edema) verso un punto di sbocco (stazioni linfoghiandolari, foce linfovenosa succlaveare), mediante un appropriato sistema di manovre codificate mediante il sistema di conduzione: il sistema linfatico. Le stazioni linfatiche intasate da accumuli di cristalli, impediscono l’eliminazione dei fluidi stagnanti che contengono sostanze di scarto e tossine, che stagnando infiammano l’intero sistema. I massaggi drenano l’acqua stagnante convergendola in una rete di canali, formata dai vasi linfatici che rende possibile l’eliminazione del liquido interstiziale e della linfa che, per vari motivi (anche alimentari come ad esempio l’utilizzo di sale), si sono accumulati in diverse parti del corpo, specialmente nella pelle o sotto di essa (compartimento soprafasciale). Le manipolazioni che si eseguono durante il drenaggio linfatico sono lente e ripetitive, a volte dolorose ma necessarie a “sgorgare” il sistema linfatico.
Pressoterapia medica
La compressione pneumatica intermittente (CPI) medica, simula passivamente la fase diastolica e sistolica della circolazione linfovenosa. Gli apparecchi di pressoterapia medica usa pressioni esercitate dal sistema (fase sistolica) variano dai 40 ai 120 mmHg a secondo delle caratteristiche dell’edema e con una durata di 30-40 sec. ed un intervallo tra un’onda pressoria e l’altra (pausa diastolica) di 20 sec. Questa metodica determina uno spostamento meccanico sia dei liquidi dall’interstizio intercellulare verso il comparto circolatorio sia verso altri distretti intercellulari ottenendo in tempi rapidi risultati soddisfacenti sia sotto il profilo funzionale che estetico. Naturalmente la metodica và utilizzata con l’integrazione tecnica flebolinfatica Metodo Salvi.
Terapia fisica combinata
A seconda delle comorbilità o sintomatologie che si presentano in un quadro che vede coinvolto un paziente con ritenzione idrica o linfedema, sarà possibile utilizzare terapie fisiche mirate che possano: attivare il metabolismo cellulare per velocizzare i meccanismi di smaltimento delle tossine e del liquido interstiziale, ossigenare il sangue e dare un maggior contributo di ossigeno contrastando gli ossidanti, migliorare il ritorno venoso, vasodilatare o vasocostringere i vasi secondo indicazioni, migliorare l’elasticità cutanea.
Integrazione
Gli effetti delle terapie, possono essere potenziati e velocizzati con l’utilizzo di un idoneo piano alimentare ed integratori che favoriscono il drenaggio, la depurazione e la vasoprotezione.
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