Franco Inverardi – Polimiosite migliorata –

Potrebbe sembrare curiosa questa mia testimonianza ma voglio ringraziare la Dottoressa Salvi per avermi aperto gli occhi ed avermi salvato la vita. So di essere una persona difficile perchè sono uno che poco ascolta i suggerimenti che gli altri mi danno e mi faccio l’autodiagnosi ma la doc è andata oltre questo mio caratteraccio e mi ha cambiato l’esistenza. Vi risparmio come ci sono arrivato oramai sul Dottor Google si trova tutto e per me era un incontro come mille altri fatti in questi mesi, ma già dalla stretta di mano avevo intuito che era una tosta. E dopo un ora di visita e controllo di tutta la documentazione e domande anche imbarazzanti è stata lapidaria: “Se ha intenzione di essere seguito, deve darci l’opportunità di farlo, altrimenti noi non potremmo far nulla per lei”. Il mio medico di base che mi conosce si rivolge a me più o meno nello stesso modo, ma sentito dire da una persona che non si conosce cambia i connotati. Accipicchia in meno di un ora aveva capito che il problema non erano tanto i miei dolori ma il fatto che facevo ostruzionismo a tutte le cure che mi avevano proposto. Questo comportamento preannunciava un fallimento annunciato anche nelle sue competenze. Mi disse che lei non poteva fare nulla per curare la polimiosite che mi era stata diagnosticata mesi prima e l’unica cosa che potevo fare era rassegnarmi alla cura farmacologica del reumatologo che però io non volevo fare. Mi ha detto che avrebbe potuto coadiuvare la cura attraverso una terapia antalgica radicolare, quando la fase acuta sarebbe cessata, ma non prima le 4 settimane di trattamento costante e mi ha mandato a casa a riflettere. E io che pensavo di farmi fare un massaggio. Ero seccato ma cacchio se ho riflettuto. Il nemico non era la polimiosite ma ero io. Quindi sai te come mai, mi decido la prendo forse a sfida bo chi lo sa comunque piglio il cortisone e vado da lei dopo 4 settimane e finalmente mi tratta. Sono passati 3 mesi e la polimiosite non mi ricordo cosa è. Un incubo forse. La doc che chiamo doc perchè per me è denominazione origine controllata, mi ha cambiato l’esistenza. La professionalità e i titoli contano ma  il saperci fare fa un passo in più. Grazie DOC. Franco