Le patologie della colonna vertebrale e il loro significato psicosomatico – La funzione della schiena come organo psicosomatico esprime solidità, sicurezza, fermezza, forza e capacità di mutamento e flessibilità. Le patologie e i paramorfirsmi (ernie, protusioni, discopatie, scogliosi, iperlordosi, ipercifosi) della colonna vertebrale, possono essere manifestazioni psicosomatiche che, una volta trattate, potrebbe migliorare notevolmente i sintomi evitando per tanto le recidive. Il nostro apparato scheletrico, al termine della maturità ossea che coincide intorno ai 25 anni di età, determina la nostra struttura somatica. Rispetto ai muscoli e al connettivo, la forma del nostro scheletro non muta, a meno che si incorra a degenerazioni ossee di forma traumatica, patologica o funzionale, che ne modifichino l’aspetto. Possiamo di fatto cambiare la forma dei muscoli (potenziandoli o allungandoli) dimagrendo od ingrassando o agendo sull’ apparto tegumentario; ma non è possibile rimodellare la struttura ossea. All’interno dell’apparato locomotore la colonna vertebrale è il simbolo della centratura; rappresenta il nostro baricentro interiore simbolo di stabilità ed d’ equilibrio. Lo Studio Salvi oltre alla componente funzionale, valuta eventuali comorbilità o cause attraverso un’ anamnesi psicosomatica mirata.
Patologie della colonna vertebrale e il loro significato psicosomatico
→ Ernia – L’ernia è la manifestazione di una personalità rigida che fatica a procedere, e avanza a strattoni avanti in dietro, con poca fluidità in un passo costante dubbioso e incerto.
→ Scoliosi – è la deviazione della colonna sul piano frontale. Esprime la nostra difficoltà a mantenerci retti, a trovare la strada giusta nella nostra esistenza. Può avere a che fare con un disorientamento nel campo esistenziale, lavorativo, sessuale, intellettuale, spirituale: pertanto una scoliosi può parlarci di un individuo che stenta a trovare la propria strada sotto molti punti di vista.
→ Cifosi – è la deviazione della colonna a convessità posteriore sul piano sagittale. Sul piano psicosomatico manifesta una sensazione di pressione e schiacciamento, il peso di un ruolo o di una autorità che rendono la vita pesante come un macigno da caricarsi sulle spalle con fatica e oppressione.
→ Lordosi – è la deviazione della colonna a concavità anteriore. Psicosomaticamente può rimandare ad una volontà esterna che ci spinge ad avanzare, indipendentemente dal nostro volere e dalla nostra consapevolezza.
→ Coccigemia – è l’infiammazione delle ultime vertebre della colonna vertebrale; il coccige. Ciò esprime la necessità di movimento, di libertà mentre ci si sente costretti.
→ Lombalgia e dorsalgia – a livello psicosomatico tali dolori, sarebbero l’ espressione locale di ansia, stress, depressione e di disagio emotivo. La spiegazione sarebbe legata alla tensione che si accumula nei multifido che sorreggono la colonna vertebrale.
→ Cervicale o cervicalgia – a livello psicosomatico tali dolori, sarebbero l’ espressione locale di un conflitto tra la razionalità e la nostra emotività che tra loro, non riescono ad equilibrarsi. In questo caso le diverse tipologie di anomalia posturale del tratto cervicale ha un preciso significato simbolico. Il collo rigido: la colonna inverte la sua naturale concavità e s’ irrigidisce: l’eccessiva flessibilità e disponibilità di questi individui, fa in modo che essi si ritrovano a dover fare l’esatto opposto di quel che vorrebbero fare. Quindi la colonna esprime rigidità. Collo corto o senza collo: le vertebre riducono lo spazio che le separa, la colonna si accorcia. In questi soggetti il peso da portare sulle spalle è notevole e richiede concretezza e resistenza tanto che si sentono schiacciati. Collo anteverso: le vertebre tendono a scivolare sul petto, la testa è in avanti rispetto al corpo. Questo soggetti sono orientati al futuro in una corsa frenetica senza riuscire a fermarsi o a cambiare direzione quando serve.
Cosa ci dice il mal di schiena cronico
Un mal di schiena cronico dal punto di vista simbolico, può comunicarci che non ce la facciamo più a caricarci tutto sulle spalle. Per esempio, un lavoro troppo stressante o una serie di problemi a cui non ci si sottrae perché non si è capaci di dire “no”. La sofferenza che questo atteggiamento ci provoca si esprime nella schiena, che manifesta il suo dissenso psicosomatico bloccandosi, proprio per interrompere quei comportamenti che ci pesano.
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