La sindrome di Parsonage Turner (PTS), è una malattia benigna rara autoimmune su base infiammatoria, che coinvolge il sistema nervoso periferico in particolar modo le radici dei nervi del plesso brachiale e conseguentemente i muscoli del collo, della spalla, del braccio. Possono essere compromessi i nervi sensoriali, sensomotori e motori, con un interessamento maggiore di quest’ultimi, con comparsa improvvisa di dolore acuto nel collo, scapola, braccio, seguito da debolezza, atrofia motoria, paralisi flaccida e una lenta remissione, che può durare giorni, mesi se non anni. Fu descritta nel 1887, da Dreschfeld e successivamente da Feinberg (1897), Bramwell e Struthers (1903), Wyburn-Mason (1941), Burnard (1942) e Spillane (1943). Tuttavia, le sue caratteristiche cliniche furono approfondite da Parsonage e Turner (1948) attraverso l’esame di 136 casi riportati. Nonostante sia una patologia benigna può portare ad un’ ipovalidità importante che nel 25% dei casi, può residuare in un deficit funzionale cronico dell’arto coinvolto.
Dati epidemiologici
Cause
- infezioni batteriche o virali
- esercizio fisico estenuante
- malattie sistemiche (malattie reumatiche)
- ripetuti micro traumi in sede
- gravidanza
- vaccinazioni
- procedure chirurgiche del plesso
Diagnosi
Diagnosi differenziale
Nelle prime fasi della malattia la diagnosi è molto difficile da identificare. La Sindrome si può presentare in modo simile ad altre condizioni più comuni, sia neurologiche che muscolo-scheletriche, che causano dolore, debolezza e paralisi dei distretti interessati. La diagnosi differenziale serve ad escludere:
- Lesioni cervicali
- Lesioni nervose compressive
- Mielite trasversa acuta
- Patologie a carico della cuffia dei rotatori
- Patologie dei dischi cervicali con o senza radicolopatia
- Sindrome dello Stretto Toracico
- Spalla congelata
- Spondilosi cervicale
- Tumore del midollo spinale, del plesso brachiale
- Sindrome di Pancoast
In alcuni casi tali sintomi possono essere indicativi di patologie sistemiche, ma solitamente sono correlate ad altri sintomi
- Infarto
- Embolia polmonare
- Morbo di Lyme
- Poliomielite acuta
- Sclerosi laterale amiotrofica (SLA)
Sintomi
- Prima fase: dolore acuto, in genere trafittivo o bruciante, persistente, ingravescente, con importante limitazione funzionale della spalla interessata, che può interessare gruppi muscolari ben precisi o singoli muscoli. I muscoli più frequentemente interessati sono il deltoide, dentato anteriore, il bicipite, il tricipite e la cuffia dei rotatori;
- Seconda fase: insorge o dopo qualche ora, giorno o settimana e porta ad una progressiva paralisi muscolare flaccida che si accompagna ad una progressiva atrofia muscolare associata a iporeflessia, ipostenia e fascicolazioni (contrazioni involontarie). Possono essere coinvolti nervi al di fuori del plesso brachiale (nervi frenici e del plesso lombosacrale).
- Collo con irradiazione (35,4%)
- Spalla con o senza irradiazione (39,7%)
- Scapola con irradiazione verso il braccio o verso la parete anteriore del torace o verso entrambi (18,8%)
- Plesso lombosacrale (6,1%)
Trattamento
- Riposo funzionale (utilizzo di tutori )
- Farmaci cortisonici e antidolorifici (nella fase acuta)
- Terapia fisica: TECAR, ultrasuoni, magnetoterapia e laserterapia, nelle fasi iniziali possono ridurre il quadro degenerativo del tessuto nervoso leso, l’infiammazione e il dolore
- Terapia riabilitativa: recupero del controllo neuromotorio e del tono-trofismo muscolare, mantenimento
- Integrazione (per lo stato di salute dei tessuti nervosi)
Il trattamento può essere suddiviso in fasi, che vanno personalizzate in base alla stadiazione.
→ TRATTAMENTO IN FASE ACUTA
→ TRATTAMENTO ABILITA’ RESIDUE E RIABILITAZIONE
Fase che si attiva quando il dolore è migliorato, l’obiettivo è quello di ristabilire mediante specifici esercizi di riabilitazione, la funzionalità dell’arto, seguito dal rinforzo muscolare; recupero e mantenimento del ROM e del movimento, nonchè la prevenzione della perdita di funzionalità.
→ PROFILASSI
I pazienti affetti da tale sindrome, visto le alte possibilità di recidiva (75% nell’HNA, 25% nell’INA) è bene che eseguano il follow-up ogni 6 mesi. Per un corretto e miglior recupero, la terapia conservativa è importante e vanno evitati sforzi eccessivi che coinvolgano le aree interessate.
Prognosi
Invalidità civile
In Italia, dal 2001, con l’approvazione del Decreto ministeriale n. 279/2001, le persone affette da malattie rare hanno diritto all’esenzione dal ticket, ma solo sulla base di un elenco di patologie redatta dal Ministero della Salute.
Le malattie rare che danno diritto all’esenzione sono state individuate in base ad alcuni criteri generali (Decreto legislativo 124/1998):