Sindromi femoro rotulee – Meniscosi – dolore al ginocchio

Le sindromi femoro-rotulee sono un gruppo di patologie di origine non traumatica, che colpiscono l’articolazione del ginocchio. Possono avere un origine muscolare od articolare determinata da ripetitività del gesto atletico, sovraccarico, ipovalidità muscolare o ipertrofia muscolare, attrito tra alcuni distretti articolari, errata anatomia della gronda femorale, errata postura (iperestensione del ginocchio). In quest’ articolo parliamo di una patologia in particolare che colpisce il menisco. La meniscosi.

Un pò di anatomia

All’interno dell’articolazione di ogni ginocchio, medialmente e lateralmente, sono presenti 2 menischi uniti tra loro dal legamento trasverso del ginocchio, posto anteriormente ad essi: il menisco mediale e il menisco laterale. I menischi, sono due eccezionali ammortizzatori a forma di C, formati da una fibro-cartilagine di consistenza duro-elastica costituita da tessuto connettivo ricco di condrociti, collagene di tipo I, una sostanza gelatinosa amorfa e una scarsa seppur presente matrice cartilaginea composta da proteoglicani e glicoproteine. La loro funzione consente di assorbire ed ammortizzare il peso corporeo durante le fasi del cammino, di disperdere le forze di torsione, di migliorare la congruenza e quindi la stabilità articolare e di evitare che le le epifisi ossee femorali e tibiali  si tocchino fra loro consumandosi. Ma proprio a causa di queste continue sollecitazioni biomeccaniche, o a causa della perdita degli elementi strutturali di cui sono formati, le lesioni al menisco sono uno degli infortuni del ginocchio più frequenti.

Sintomi

Una meniscopatia è una patologia che colpisce il menisco e causa:

• dolore interno od esterno anteriormente al ginocchio nel movimento di torsione, ipeflessione o scendendo le scale
• rigidità
• se presente un versamento gonfiore anteriore o posteriore (presenza cisti di Baker)
• se presente infiammazione calore e rossore
• possibile gonfiore delle borse rotulee
• possibile tendinopatia del legamento trasverso rotuleo o del tendine popliteo

ATTENZIONE: Se non curato un menisco lesionato può portare ad instabilità dell’articolazione del ginocchio, alla limitazione articolare (incapacità di muoverlo normalmente) ed a dolori persistenti ed invalidanti.

Cos’è la meniscosi?

Fra le meniscopatie, la meniscosi, si può definire una malattia professionale, sportiva e senile. L’over use del menisco può essere determinato dal gesto atletico ripetitivo (frequenti scatti, cambi di direzione e torsioni) tipiche del mezzofondista, dei calciatori e degli atleti, da lavori usuranti che sottopongono le ginocchia a distensioni o torsioni mettendo in atto un processo degenerativo, dalla perdita di tessuto cartilagineo tipico degli anziani.

Terapia Studio Salvi

La terapia va personalizzata in base alla natura della meniscosi. Di seguito la terapia utilizzata in caso di Meniscosi determinata sia dal gesto atletico che da over use lavorativa e in caso di meniscopatia senile. Il protocollo dello Studio Salvi si avvale:

In acuto

• TECARTERAPIA
• CATAPLASMA ARGILLA ROSSA E GIALLA
• TERAPIA INTEGRATA: integratori specifici (antinfiammatori)
• TUTORE ELASTICO

Sub acuto

• LASERTERAPIA
• CHINESITERAPIA-MULLIGAN
• TERAPIA INTEGRATA: integratori specifici (ricostituivi)
• PLANTARI SU MISURA

In caso di Meniscopatia senile lo Studio Salvi utilizza

• MAGNETOTERAPIA

Risultati

Dopo le prime 4 applicazioni il sintomo PRIMARIO (dolore e gonfiore) si risolve, se presente sintomo SECONDARIO (tendinopatie/borsiti) si riduce. Nelle successive 6 applicazioni, il protocollo prevede l’introduzione della chinesiterapia attivo-assistita e della tecnica Mulligan da effettuare in contemporanea al trattamento con la laserterapia, lavorando sulla rigenerazione meniscale e del legamento, permettendo al paziente di migliorare il gesto atletico e di conseguenza le sue performance.

Conclusioni

Il protocollo multidisciplinare dello Studio Salvi eseguito sui pazienti effetti da Meniscosi ha evidenziato notevoli e più veloci miglioramenti della sintomatologia rispetto al trattamento classico e una riduzione significativa delle recidive; i benefici sono dati:

• dal miglioramento della perfusione del flusso ematico nella zona trattata con il conseguente aumento dell’attività metabolica intra-extra cellulare;
• dalla ricostituzione e rigenerazione delle matrici cellulari cartilaginee;
• dallo smaltimento dei cataboliti e delle tossine cellulari derivanti dai processi degenerativi, infiammatori e di riparazione tissutale;
• nonché dalla diminuzione delle recidive grazie al miglioramento dell’ergonomia e della biomeccanica muscolare;

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