…Donne usate, donne sbagliate, donne signore, donne padrone. Donne perse, smarrite tradite. Donne di plastica bambole sexy, donne al consumo, donne a digiuno. Donne oggetto, donne al potere, donne maltrattate, donne violentate. Donne carnefici, donne stuprate, donne meravigliose ma mai amate. Donne drogate, ferite alcolizzate. Donne sole, donne assassine, donne minacciate donne bambine. Un mondo di donne un unico filo conduttore sono tutte donne che non conoscono amore….
Non potevo non dedicare un minuto d’amore a chi dedica spesso se stessa agli altri. Non potevo non “accarezzare” il capo di tutte coloro che hanno smarrito la strada in modo violento e senza ritorno. O di chi stanca alza la testa e non l’abbassa più a costo di perdere se stessa. Donne che non hanno saputo essere amate, perché se l’avesse fatto qualcuno, forse non si sarebbero perse…. Le cronache nei nostri giorni, mostrano una disarmante società femminile che sta gettando le donne sull’orlo di una crisi di identità seria e purtroppo senza ritorno e troppo più spesso a pagare questa “involuzione della specie” sono i figli. Le donne sono sempre più radicate in contrasti che le vedono o vittime o carnefici. L’equilibrio “organo basilare” caratterizzante del “sistema femminile” è stato spazzato via. Due caratteristiche estreme ed opposte che ora mai sono diventate una routine di vita hanno preso il suo posto. Se prima la donna era sinonimo di sensibilità, capacità di mediazione, grazia, energia positiva, ora si è scissa in due realtà estreme. Da una parte le vittime e dall’altra le carnefici. In questo 2010 lo scenario femminile è sempre più scisso tra donne oggetto usate ed abusate e donne androgine autoritarie e violente. Da una parte ci sono loro, le donne abusate nel corpo, nella volontà nella loro dignità, donne schiave sempre più spesso di coloro che le dovrebbero proteggere dei loro stessi genitori, padri padroni, figli maledetti, mariti violenti, donne imprigionate tra usanze e costumi che negano loro ogni forma di libertà persino di pensare sognare desiderare. Donne sbagliate che si sentono inferiori sin dalla loro nascita, incapaci di valorizzarsi perché mai valorizzate sempre delegate a far parte in quel posto di serie c.
Donne amanti vissute per vivere di amore, tradite da se stesse dai propri sogni e poi da chi dice di amarle. Donne di plastica fagocitate dall’illusione di cambiare di migliorare per piacere più agli altri che a se stesse, donne che assumono le sembianze di bambole perfette dal sorriso e dagli occhi di plastica e con l’amaro nel cuore, troppo pensierose del futuro per vivere il presente. Donne “oggetto” bambole sexy provocanti star di una femminilità ormai persa stereotipata da una società che le priva della propria individualità. Donne in vendita impacchettate in una confezione di pollo mostrate ai raggi x tramite giornali, trasmissioni e pubblicità, rappresentando la loro femminilità che diventa merce ambigua . Donne usate per vendere prodotti di consumo, idee, sogni velleità. Donne che vivono con il lutto nel cuore perché hanno perso se stesse, chiuse in una disperazione nera di depressione. Donne sole rimaste senza forza ne voce che non vogliono più lottare, donne ferite dallo sguardo indifferente della gente che addita, giudica ma non consola, donne che non sanno più sorridere perché la vita non sorride più a loro, donne disperate che urlano a gran voce verso chi non vuole sentire, donne usate maltrattate e violentate come merce da macello. Donne al servizio del miglior offerente prodotto di consumo in cerca di salvare il proprio amaro destino, donne madri, figlie di altre madri sole, madri di figlie abbandonate anche da se stesse. Donne stanche di lottare, stanche di pensare stanche di sognare perché i sogni sono un angolo vuoto rispetto ad un presente infinito più forte di loro Donne che lasciano morire lentamente i giorni lasciandosi morire arrendendosi al futuro, donne senza cibo perché il cibo è vita e la vita non scorre più nelle loro vene, donne drogate, donne alcolizzate donne in cerca di un effimero piacere nell’illusione di perdere il contatto con quella realtà che fa così male, ancora un altro poco… Donne inermi sterminate dalla mediocrità dell’ipocrisia sociale, tormentate dall’inadeguatezza di una vita mal gestita, dall’insoddisfazione di non saper dare ciò che non si è mai potuto ricevere. Donne che non hanno fiori sul davanzale della finestra ma che portano fiori sulla tomba dei loro figli, strappati troppo giovani alla vita dalla vita, donne che non sanno costruire strade del domani perché nessuno glielo ha mai insegnato, donne tristi, mai accarezzate, non degne nemmeno di un sorriso…. E dall’altra parte? Donne stanche che non si arrendono, donne che combattono e non si spengono, ma si consumano per cercare di valorizzare se stesse diventando donne non più donne ma maschi di se stesse. Donne violenti donne carnefici donne che la vogliono fare pagare. Donne indifferenti che non sanno amare. Donne stanche, donne assassine che uccidono i propri figli seviziano i loro corpi insieme alla propria anima. Donne perse che hanno smarrito la loro mente sfumata in un istante di pazzia abbandonata di lotta isterica contro tutto ma che le ha lasciate sole in una strada fredda e buia senza ritorno. Donne padrone donne autoritarie che perdono la loro femminilità lasciando il posto a compromessi sadici di riscatto sociale attraverso violenze, abusi e prevaricazioni sociali.
Tante donne che diversamente cercano di sopravvivere in questa cultura relativista che sempre più dona a loro emancipazione, libertà, autonomia, ma che per assurdo diventa una catena a doppio senso che le trasforma da una parte in vittime e dall’altra carnefici. Donne legate ad un unico collare, donne del 2010 diverse si, ma unite irreversibilmente da un unico filo che le accomuna e che le lega a loro invisibilmente una grande grandissima solitudine sociale. Salviamo queste donne prezioso sale della terra uniamole tutte in un caloroso abbraccio, vogliamo le nostre donne, coloro che amate sapevano amare, che protette sapevano proteggere, che accarezzate sapevano accarezzare, perché il futuro di tutti i figli nate da quelle donne non sia più in pericolo. Dottoressa Salvi
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mistresstorino dice
Questo post mi fa veramente riflettere, Elisa Ama le donne?Eppure non è certo una femminista da come scrive, si vede che è interessata veramente agli EQUILIBRI tra uomo e donna!!!E’ una persona eccezionale!!!!
Dea fetish dice
Devo ammetere che ho un nodo in gola nel leggere sopratutto quando ascolto Mia Martini, una donna che nello spettacolo è stata bistrattata e che i gossip l’hanno fatta morire perchè dicevano portava sfiga, è vero le donne devono essere amate, perchè gli uomini non lo fanno e ci vedono come nemici da schiacciare? forse è per quello che poi noi mistress esistiamo? per ristabilire gli equilibri?
lavenerebianca dice
Non lo so proprio dea, gli uomini odiano noi donne, ne hanno paura, prima ti conquistano con un fiore poi ti schiacciano come hai scritto tu, non lo so so solo che mi fa male al cuore vedere e leggere quello che Elisa ha scritto, è vero noi donne anche se siamo dominanti abbiamo un cuore.
Gabriele.CE dice
Gentile Lavenerebianca, la sua affermazione “gli uomini odiano le donne” è un po forte, come uomo mi sento tirato in ballo, e sentirmi dire che odio le donne non mi fa certo piacere.Ci sono sicuramente gli uomini maschilisti, ma questi più che odio, covano un sentimento di superiorità nei confronti delle donne(che ovviamente non condivido), l’odio è un sentimento forte e credo (e spero) che siano solo una minoranza quegli uomini imbecilli che lo provano, sicuramente hanno dei problemi psicologici gravi.La maggior parte degli uomini ( tra cui il sottoscritto) adora le donne.
gionny dice
Non ci possono essere parole migliori oltre a quelle di Gabriele per esprimere la vicinanza e la solidarieta’ di noi uomini alla Donna, a tutte le Donne.
Ogni uomo puo’ rappresentare una goccia e riempire il mare del cambiamento di pensiero con i suoi comportamenti virtuosi verso di Lei e di Loro , Donne.
Gionny
Gabriele.CE dice
Grazie gionny