La tallonite è una condizione invalidante determinata da cause traumatiche, metaboliche, neurologiche, ossee, dall’infiammazione del tendine d’Achille o da comorbilità. La tallonite genera dolore ad ogni pressione esercitata sul tallone. L’infiammazione può provocare una modifica della postura incidendo sull’assetto podalico e sulla distribuzione del carico, formando altre situazioni dolorose di riflesso. Calzature non idonee ed obesità, la mancanza di allenamento o iper allenamento, sono cause frequenti di talloniti. Ma anche alcune malattie sistemiche possono originare questo doloroso disturbo. Generalmente gli sport più a rischio d’ incidenza di questa infiammazione sono la corsa, il calcio, il basket e la marcia. In caso di tallonite è necessario mettere a riposo il piede, visto che le recidive possono cronicizzare il dolore o portare alla formazione di osteofiti; una escrescenza di tessuto osseo localizzata sulla superficie articolare di un osso. Il riposo assoluto dev’essere di 48 ore, quello di recupero varia da una a tre settimane a seconda dell’entità del problema. La terapia del dolore in particolar modo l’utilizzo dei cerotti transdermici e del tape, può velocizzare significativamente la guarigione. Integrare questa fase con antinfiammatori sistemici omeopatici, applicazioni locali di pomate antidolorifiche mediante cataplasmi o fonoforesi, favorisce il recupero e lenisce sensibilmente il dolore. Dopo la fase acuta sarà necessario sottoporsi a ginnastica funzionale che consiste nell’ effettuare esercizi mirati a ristabilire la completa funzionalità sia della pianta del piede che quella del tendine d’Achille e del polpaccio, spesso compromessi dal disturbo.
Cause
E’ importante stabilire quale sia o siano le cause (sia primarie che secondarie) per mirare la terapia ed evitare recidive.
- microtraumi ripetuti (che non portano la rottura dell’ osso ma ad un infiammazione cronica)
- disturbi metabolici (gotta)
- sofferenze ai nervi periferici
- presenza di speroni calcarenali
- infiammazione del tendine d’Achille (dolore esterno)
- fascite plantare (dolore interno)
- borsite
- degenerazione ossea (età senile)
- patologie reumatiche (artrite reumatoide, spondilite anchilosante, lupus, condrocalcinosi, psoriasi)
- sovrappeso/obesità
- artrosi
- alterazioni posturali primarie o secondarie
- calzature non idonee (sportive, tacchi alti, scarpe anti infortunistiche)
- complicanze di una mancato trattamento distorsivo alla caviglia
Fascite – borsite
Qualora la tallonite fosse dovuta a una borsite (processo infiammatorio a carico della borsa sierosa di un’articolazione), sarà necessario capire la natura del problema: se di tipo anatomico sarà probabile che si dovrà intervenire chirurgicamente; se indotta da sessioni di allenamento errato, basterà riposare e migliorare i programmi di allenamento. In caso venga prodotta dall’ infiammazione della fascia plantare ad esempio nella marcia (repentino ed improvviso aumento del chilometraggio settimanale) o nelle sedute di allenamento (eccessivamente veloci e frequenti con calzature inidonee) sarà necessario unire il programma terapeutico massoterapico per la fascite o la borsite.
Sintomi
La tallonite si presenta come uno stato doloroso del tallone (talalgia plantare). Questa sintomatologia può essere più o meno pronunciata, può interessare solo un piede o tutte e due e può essere aggravata dalla presenza di una spina calcaneare. L’insorgenza del dolore da tallonite si ha frequentemente al mattino; si può attenuare con i primi movimenti, ma si riacutizza durante la giornata. Solitamente si risolve autonomamente nel giro di poche settimane, ma in alcuni casi il dolore diventa cronico dando disturbi più o meno remittenti e recidivi.
Terapia
Il riposo è la prima terapia da utilizzare, insieme al tape elastico od eventualmente a cerotti transdermici per lenire il dolore. Almeno le prime 48 ore sarà necessario immobilizzare la parte con tape elastico per favorire la disinfiammazione, insieme all’utilizzo di cerotti transdermici a base di infrarossi. Il resto della terapia dipende da fattori individuali che riguardano le cause che l’ha generata oltre che l’intensità del sintomo e la necessità di rimettersi in moto il prima possibile. In genere una tallonite non determinata da comorbilità, guarisce da sola in 7 giorni circa per remissione spontanea, ma laddove questo non avvenga occorre integrare; sia attraverso rimedi naturali, che vadano a risolvere la causa che l’ha generata, che attraverso le terapie fisiche e del dolore. Esse infatti possono velocizzare il processo di guarigione, lenire il dolore e prevenire la tallonite in caso di dolore cronico o recidive.
TERAPIA TALLONITEStudio Salvi © 2016 |
→ FASE ACUTA
→ FASE RECUPERO
|
→TERAPIA DEL DOLORE
|
→FITOTERAPIA-INTEGRAZIONE
|