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Pubblicato il 25 Luglio 2019 da Dottoressa Salvi

Fibromialgia: nuove frontiere 2019

La sindrome fibromialgica è una sindrome reumatologica caratterizzata da dolore cronico muscolo scheletrico, diffuso e migrante con iperagesia-allodinia e soglie del dolore alterate nei confronti di stimoli termici, meccanici, elettrici e chimici associati ad altri sintomi e disfunzioni generalizzate fra cui: disturbi del sonno, sindrome da fatica cronica, manifestazioni sistemiche degli organi emuntori (IBS), disturbi della sfera emotiva (depressione, apatia,ansia).

Epidemiologia

Una recente revisione della letteratura AAPT (2019) fissa la prevalenza della sindrome fibromialgica tra il 5 e il 12% della popolazione mondiale: il 4.2% delle donne ed il 1.3% degli uomini con un rapporto maschi-femmine di 1:3.

La media europea si attesta intorno al 2.5 %, quella americana al 3.1 e quella asiatica all’1.7%. Sono due i lavori pubblicati relativi all’ Italia che stimano la prevalenza di tale sindrome tra il 2.2 ed il 3.7% della popolazione generale ed il 5,5% della componente femminile. Il rapporto donne-uomo in entrambi gli studi si attesterebbe intorno a 2:1. Seppur con metodiche diverse, entrambi gli studi hanno condotto a risultati sovrapponibili.

Per quanto riguarda la popolazione italiana non vi sono studi specifici sull’incidenza della sindrome fibromialgica. Analizzando i dati a nostra disposizione si può affermare che la sindrome fibromialgica in Italia colpirebbe circa 1 milione e mezzo di persone. Nella maggior parte dei casi essa si manifesta in forma lieve e sostanzialmente tendente alla remissione, ma in alcuni soggetti la sintomatologia è cosi severa da ridurre la qualità di vita e compromettere le attività sociali del singolo paziente e della sua comunità. Sarebbe quindi auspicabile lo sviluppo di studi italiani specifici atti a valutare la reale incidenza nel nostro territorio di tale patologia nonché a determinarne l’impatto economico sia diretto che indiretto. In sostanza:

  • Affligge il 2-10% della popolazione in tutte le età, gruppi etnici e culture
  • E’ 7 volte più frequente nelle donne rispetto agli uomini
  • L’impatto sulla qualità di vita e sulla funzione fisica degli individui è francamente severo
  • L’indennità in Italia non è ancora riconosciuta (2019) ma sono riconosciute le sindromi correlate

Fisiopatologia

Sebbene la fisiopatologia non sia ancora completamente chiara, numerosi studi hanno evidenziato un malfunzionamento del settore neuro endocrino, neuro trasmettitoriale e neuro sensitivo con di base una predisposizione genetica

  • Fattori Neuro-endocrini: disfunzione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, ridotte risposte di secrezione cortisolica; anormale regolazione della produzione dell’ormone della
  • Fattori Neuro-transmittitoriali: diminuita produzione di serotonina elevati livelli di sostanza P e di nerve growth factor nel
  • Fattori Neuro-sensitivi: anormalità dei controlli discendenti inibitori del dolore
  • Fattori Genetici: evidenza il ruolo di poliformismi genici nei sistemi serotoninergico, dopaminergico e catecolaminergico
  • Patologie correlate: soggetti con patologie reumatiche, ormonali, metaboliche od autoimmuni con un carico allostatico maggiore, sviluppano una maggiore possibilità della sindrome fibromialgica

Manifestazioni cliniche

  • Potrebbe avere un esordio graduale o post-traumatico
  • Il dolore viene descritto come profondo, persistente, diffuso, martellante a livello dei muscoli ed è molto spesso continuo e migrante, gira da un muscolo all’altro senza causa diretta che lo provochi, il dolore è insensibile ai farmaci usuali (FANS)
  • I sintomi clinici associati:
  • cefalea intermittente
  • insonnia
  • stanchezza diurna simile alla fatica fisica anche nel fare poco
  • deficit cognitivi e perdita della memoria a breve termine
  • depression/ansia
  • sindrome del colon irritabile (IBS)
  • dismenorrea
  • cistite
  • algodisfunzione dell’articolazione temporo-mandibolare

Diagnosi

Stabiliti dall’American College of Rheumatology:

  • Dolore diffuso che coinvolge 6 di 9 zone tender tra i 4 arti, testa, petto, dorso compreso il glutei da almeno 3 mesi con dolorabilità alla pressione digitale in almeno 9/18 tender point (TePs) accompagnato da stanchezza cronica, sonno non ristoratore e almeno 2 comorbidità (sintomi somatici o psicologici)
  •  studi attualmente marker che si troverebbero nell’urina-saliva
  • Non responsabilità ai FANS e al cortisone
  • La diagnosi attuale si fa per esclusione di altre patologie e grado di dolore-invalidità

Trattamento e riabilitazione

Pur non rappresentando una minaccia per la vita del paziente, la fibromilagia può causare severa disabilità e sostanzialmente compromettere la qualità della vita. Sebbene la completa risoluzione dei sintomi non viene quasi mai raggiunta, possono essere ottenuti miglioramenti significativi e con adeguata terapia. Il trattamento dev’ essere tipicamente multimodale:

  • educazione al paziente e alla famiglia
  • terapia fisica antalgica specifica
  • esercizio fisico moderato
  • terme, fanghi, sabbiature, bagni di vapore
  • riabilitazione con massaggi, mobilizzazioni pain free
  • dosi moderate di farmaci di provata efficacia: inibitori duali del re-uptake della serotonina, della noradrenalina, inibitori selettivi del reuptake della serotonina antiepilettici (gabapentin, pregabalin), studi scientifici hanno dimostrato che oppio e cortisone a lungo termine peggiorano
  • alimentazione antiinfiammatoria
  • integratori con antiossidanti-magnesio-boswellia-omotossicologici
  • monitoraggio costante e follow-up della condizione

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Bibliografia

  1. Arnold LM1, Bennett RM2, Crofford LJ3, Dean LE4, Clauw DJ5, Goldenberg DL6, Fitzcharles MA7, Paiva ES8, Staud R9, Sarzi-Puttini P10, Buskila D11, Macfarlane GJ4. J Pain. 2019 Jun;20(6):611-628. doi: 10.1016/j.jpain.2018.10.008. Epub 2018 Nov 16. AAPT Diagnostic Criteria for Fibromyalgia.
  2. Goldenberg DL, Burckhardt C, Crofford L. Management of fibromyalgia syndrome. JAMA 2004;292:2388–95.
  3. Russell IJ, Bieber CS. Myofascial pain and fibromyalgia syndrome. In: McMahon SB, Koltzenburg M, editors. Melzack and Wall’s textbook of pain, 5th ed. Edinburgh: Churchill Livingstone; 2005. p. 669–81.
  4. Bibliografia Harstall C, Ospina M. How prevalent is chronic pain? Pain Clinical Updates 2003, 11:1–4.
  5. Queiroz LP. “Worldwide Epidemiology of Fibromyalgia” Current Pain and Headache Reports 2013, 17:356.
  6. Branco J, Bannwarth B, Failde I, et al. Prevalence of fibromyalgia: a survey in five European countries. Semin Arthritis Rheum 2010;39:448–53
  7. Salaffi F, De Angelis R, Grassi W, et al. Prevalence of musculoskeletal conditions in an Italian population sample: results of a regional community-based study. The MAPPING study. Clin Exp Rheumatol 2005;23:819–28.

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