La cervicalgia o cervicale, è un infiammazione dolorosa che si manifesta attraverso mal di testa che parte dalla base del collo per poi irradiarsi sino alla zona oculare o al muscolo deltoide, associato a dolori e spasmi della muscolatura cervicale. La cervicalgia è uno dei più diffusi disturbi muscolo-scheletrici ed è un dolore recidivo.
Le cause
Compressioni del nervo a carico del rachide cervicale (c5-c6-c7). Il dolore da cervicalgia potrebbe irradiare dando infiammazioni anche all’epicondilo laterale manifestando disturbi da epicondilite. Le cause scatenanti il dolore alla zona cervicale sono numerose esse possono essere determinate da: sedentarietà, difetti posturali (cifosi e lordosi), irrigidimento del rachide, colpi di freddo, attività sportive con sovraccarichi, attività usuranti nei distretti colpiti, torsioni del collo repentine, colpo di frusta traumatico, patologie degenerative come l’artrosi e le discopatie. Le discopatie sono processi degenerativi dei dischi intervertebrali che causano l’ernia cervicale. Anche la presenza di protrusioni e di osteofiti possono essere causa della sofferenza dei nervi cervicali. Per indagare le cause è opportuno sottoporsi a TAC o RMN.
I sintomi
La cervicalgia può avere delle varianti dovute alla localizzazione del dolore irradiato che sono: la cervico-cefalgia (il dolore si irradia alla testa), in tal caso il paziente può riferire cefalea, vertigini, sensazione di sbandamento, tintinnii; o la cervico-brachialgia (il dolore si irradia agli arti superiori). In questo ultimo caso possono essere presenti formicolii e l’intorpidimento delle mani, dovute alla sofferenza dei nervi. Manifestazioni che possono essere accompagnate dalla debolezza degli arti superiori. Nel caso in cui il dolore cervicale sia particolarmente intenso e associato a un continuo formicolio degli arti superiori e a una perdita di forza sia a livello di arti superiori che inferiori, è necessario rivolgersi quanto prima al proprio al neurologo.
La terapia
In fase acuta quest’ infiammazione va curata con antidolorifici sistemici (analgesici-antiflogistici) e applicazioni caldo/secche. E’ possibile applicare pomate antifiammatorie locali (arnica-artiglio del diavolo) da coprire con una pashmina calda preferibilmente di cashmer. Fra i farmaci ad effetto analgesico e antinfiammatorio più spesso prescritti in caso di cervicalgia troviamo l’ibuprofene. Un’altra tipologia di farmaci che viene talvolta prescritta è quella dei miorilassanti. Ma la stessa azione può essere condotta meccanicamente senza l’utilizzo di farmaci attraverso applicazioni di cerotti ad azione termica o della terapia del dolore. Nel caso in cui la cervicalgia sia stata provocata da un trauma come il colpo di frusta, si può ricorrere al collare ortopedico che, salvo indicazione contraria, non dovrebbe essere portato per più di due-tre settimane. Risolta la fase acuta si può associare la massoterapia che ha il compito di rilassare la muscolatura. Per evitare recidive è bene sottoporsi ad esercizi specifici.
TERAPIA CERVICALGIAStudio Salvi © 2016 |
→ FASE ACUTA
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→ FASE CRONICA
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→FASE RECUPERO E PREVENTIVA
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Prevenzione
Per prevenire od evitare eventuali recidive è indispensabile correggere la postura con esercizi posturali, soprattutto per chi tende ad assumere posizioni fisse per molto tempo, con affaticamento generale dei muscoli di collo, braccia e spalle. Le trazioni, unite allo stretching sono ottime terapie preventive per evitare l’insorgenza della cervicalgia e sue varianti.
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